Le Tabelle Dati
Le tabelle sono strumenti molto importanti utilizzati per la visualizzazione e la gestione di liste di
oggetti omogenei, appartenenti quindi allo stesso tipo come ad esempio i clienti o gli articoli.
Tutte le schede di lavoro che gestiscono una moltitudine di oggetti sono provviste di una tabella principale
che li contiene mentre le tabelle che possiamo incontrare nella sezione di dettaglio dati di uno specifico oggetto
vengono chiamate tabelle secondarie.
Le Tabelle
Le tabelle sono strumenti molto importanti utilizzati per la visualizzazione e la gestione di liste di
oggetti omogenei, appartenenti quindi allo stesso tipo come ad esempio i clienti o gli articoli.
Tutte le @schede di lavoro che gestiscono una moltitudine di oggetti sono provviste di una tabella principale
che li contiene mentre le tabelle che possiamo incontrare nella sezione di dettaglio dati di uno specifico oggetto
vengono chiamate tabelle secondarie.
In ogni tabella, partendo dall'alto, possiamo evidenziare i seguenti elementi:
un filtro di ricerca, una riga di intestazione contenente i nomi dei dati visualizzati, una colonna di marcatori
di riga posta sulla sinistra, un corpo contenente le righe della tabella ed infine una barra di stato.
Come esempio riportiamo la tabella dei codici IVA contenuta nella scheda Codici IVA dove è possibile
notare tutti gli elementi appena citati che verranno approfonditi a seguire.
Il filtro ci consente di applicare una o più regole di ricerca finalizzate alla visualizzazione dei soli
oggetti a cui siamo interessati. Queste regole possono spaziare dalla semplice ricerca di un testo, fino
alla costruzione di espressioni più articolate. La ricerca viene eseguita in tutte le righe, nei dati relativi
alle colonne della tabella che sono visibili e gli oggetti che sopravvivono al filtro possono poi essere
stampati o esportati.
Cerchiamo ora di descrivere i campi del filtro.
Il campo Cerca fa parte del filtro base e ci consente di inserire un testo da ricercare. E' possibile usare gli
operatori '+' e '|' per creare expressioni di ricerca più complesse come ad esempio:
- Imponibile+22: vengono ricercate tutte le righe in cui tra i dati compare Imponibile e 22
- Marco|Rita: vengono ricercate tutte le righe in cui tra i dati compare Marco o Rita
Se si concatenano espressioni usando entrambi gli operatori è necessario valutare che l'operatore '+' ha la priorità
sull'operatore '|'. E' inoltre possibile usare il simbolo '%' che indica una sequenza di zero o più caratteri mentre
il simbolo '_' indica un carattere generico.
E' anche possibile definire una espressione negativa inserendo un testo di ricerca in cui il primo carattere inizia
con il punto esclamativo. Se ad esempio inseriamo !Marco, il sistema ci restituisce tutte le righe in cui almeno
un dato di colonna non contiene la parola Marco. In genere applicare questa condizione negativa su tutte le
colonne non ha molto senso. La natura di questo operatore tende a prediligerne l'uso in combinazione con la selezione
di un campo specifico in cui eseguire la ricerca. Ad esempio, vogliamo filtrare le righe in vui non compare Marco
nel campo descrizione.
Il campo In fa parte anch'esso del filtro base e ci consente di stabilire se la ricerca del testo inserito
deve essere effettuata su tutte le colonne dati oppure in una colonna specifica.
Questo pulsante applica le condizioni di filtro attualmente specificate facendo sopravvivere in visualizzazione
solo gli elementi della tabella che ricadono all'interno delle regole specificate.
Questo pulsante identificato dal simbolo '+' viene utilizzato per aggiungere nuove condizioni al filtro. Per ogni
condizione si rende necessario specificare il nome del dato su cui operare e uno o più campi in cui occorre
definire il tipo di condizione.
Il tipo di condizioni che si possono applicare dipende dal tipo di dato su cui si è scelto di agire. Ad esempio la
colonna Descrizione è di tipo testo ne consegue che le condizioni selezionabili saranno del tipo "Contiene"
oppure "Comincia con", etc.. La colonna Aliquota al contrario è di tipo numerico e ci dovremmo quindi
aspettare altre condizioni tra cui "Uguale a" oppure "Maggiore di" etc..
I filtri che non sono completamente compilati non vengono presi in considerazione. Nell'esempio fornito dall'immagine
precedente abbiamo inserito 2 condizioni di filtro aggiuntive sulla tabella Codici IVA saltando il filtro di
base che per sua natura non ci avrebbe permesso di ricreare le condizioni esatte che vogliamo ottenere. In dettaglio,
la prima condizione specificata impone che l'oggetto codice IVA sia di tipo Imponibile mentre la seconda che
l'aliquota IVA sia maggiore del 10%. Sopravviveranno quindi in visualizzazione solo i codici IVA che sono di tipo
Imponibile la cui aliquota è maggiore del 10%.
Le Intestazioni delle Colonne
Le intestazioni delle colonne hanno lo scopo principale di visualizzare i nomi dei dati appartenenti agli oggetti
contenuti in tabella ma rappresentano anche elementi attivi su cui è possibile compiere azioni come il click e il
trascinamento con il mouse.
L'effetto prodotto dal click è un riordinamento ascendente o discendente degli oggetti contenuti nella tabella
per la colonna interessata. Un piccolo triangolo visualizzato dopo il click ci mostra il verso dell'ordinamento
prodotto.
Il trascinamento del bordo destro della cella contenente l'intestazione ci consente di aumentare o diminuire lo spazio dedicato alla colonna.
Non tutte le intestazione sono cliccabili o trascinabili. Alcune colonne ad esempio sono di larghezza fissa.
La colonna dei marcatori è una particolare colonna presente in molte tabelle dell'applicazione il cui compito
è quello di permetterci di selezionare gli elementi in modo semplice e comodo attraverso una marcatura. E'
possibile marcare tutti gli elementi in un unico momento spuntando il primo marcatore su sfondo grigio scuro
oppure selezionando uno ad uno gli oggetti di interesse spuntando i singoli marcatori di riga.
Una volta marcati gli elementi si potrà applicare un'azione su di essi. Tale azione dipende dal contesto in cui ci troviamo, più
precisamente dalle funzionalità che sono esposte dalla tabella o dalla @scheda correnti.
Ad esempio, l'azione di rimozione oggetti fruibile attraverso l'apposito pulsante contenuto nella @barra
viene applicata sulle righe marcate. Ogni tabella potrebbe comunque aggiungere ulteriori funzionalità
che si basano sulla marcatura delle righe ed esporle attraverso pulsanti aggiuntivi.
La barra di stato contiene diversi elementi che andiamo ad approfondire. Il primo elemento che possiamo notare
partendo da sinistra è il pulsante per l'aggiornamento dei dati in tabella. Sebbene questa operazione possa essere
eseguita in manuale, il sistema è comunque in grado di ricaricare i dati in tabella automaticamente a
seguito di modifiche indotte da altri utenti che stanno lavorando sugli stessi dati.
A fianco del pulsante di aggiornamento potrebbero presentarsi ulteriori pulsanti il cui numero e relative
funzionalità varia in base alla tabella considerata.
Procedendo verso il centro della barra di stato possiamo notare lo strumento di navigazione costituito da un
indicatore che mostra il numero di pagina attuale sul numero di pagine totali della tabella circondato da un set
di pulsanti che consentono il movimento tra le pagine. Le tabelle possono infatti portare un notevole numero di
oggetti i quali vengono suddivisi in blocchi chiamati appunto pagine.
Sulla parte destra della barra di stato possiamo trovare un indicatore che mostra il numero totale di oggetti
attualmente visualizzati in tabella. Questo numero indica il numero di oggetti totali della tabella oppure in
presenza di un filtro attivo, il numero di oggetti che sono sopravvissuti in visualizzazione al filtro.
Infine citiamo l'ultimo elemento contenuto nella barra di stato ovvero il pulsante di configurazione colonne che verrà
analizzato a seguire.
Il pulsante di configurazione apre un menù che ci consente di impostare alcune caratteristiche delle colonne della
tabella.
L'impostazione di visibilità ci permette di specificare quali colonne visualizzare e
quali nascondere in modo da destinare lo spazio in larghezza ai dati che maggiormente ci interessano.
L'impostazione di ordinamento ci consente di stabilire come devono essere ordinate le colonne da sinistra verso destra.
La terza e ultima voce del menù ci consente infine di ripristinare le condizioni di visualizzazione e
ordinamento iniziali che una volta variate rimangono legate all'utente in modo persistente tra le sessioni di lavoro.
Nella maggior parte delle tabelle secondarie è presente un ulteriore pulsante di funzionalità che ci consente di
eseguire la stampa o l'esportazione dei dati contenuti in tabella.